L'atrio
cerniera delle funzioni interne quale luogo di incontro e perno di socializzazione,
sarà ampio e concepito come una sorta di grande piazza interna-esterna,
coperta-aperta dove il disegno architettonico/ambientale trova, nell'uso
del suono e delle luci quella parte di rinnovato segno della nostra vita,
proiettata verso un futuro divenuto presente. Suono che non sarà mai forte
che parte da sotto terra e passa, con momenti controllati nello spazio
attorno dentro e
sopra il piazzale, sfumando poi nel nulla. Suoni che compaiono
e scompaiono in cicli brevi e regolari come presenze misteriose, mai invadenti
e spesso al minimo dei livelli d'udibilità. |